Esistevano varie lunghezze di binario curvo, almeno 1/6 – 1/8 – 1/12 – 1/16; nella versione 2 il listino prezzi differenziava le lunghezze sia per il binario dritto che per quello curvo mentre per la versione 3 non disponiamo per ora di indicazioni precise.
Qui il collegamento per la galleria di immagini del binario:
Per la versione 3 Arnaldo Pocher aveva progettato un binario del tutto nuovo.
Cercheremo di studiare questa versione che tra l’altro si divide, per il binario per corrente alternata a 3 rotaie in due varianti molto diverse: la versione a filo chiamata “3 rotaie semi invisibile” e quella a punti di contatto chiamata “3 rotaie invisibile”
3 rotaie a filo
Questa variante ha a sua volta, solo per gli scambi, due versioni costruttive relativamente alla parte superiore della massicciata e del colore del binario..
Una versione di colore verde sotto il binario esiste con il cuore dello scambio ed i contro binari stampati direttamente sulla piastra che serve da traversa; le immagini del catalogo 1952 si riferiscono probabilmente a questa versione e si possono notare i lati del cuore del binario e delle controrotaie in bianco. Ecco da dove viene la macchia bianca visibile in quest’area dello scambio sulla foto del catalogo. Poichè le rotaie della versione 2 avevano tutte la parte inferiore della massicciata dipinta in verde si puo’ supporre questa versione con filo, avendo il sotto della massicciata in verde sia la prima delle versioni ma non si può affermare con certezza poichè ci sono anche scambi con sotto verde ma cuore dello scambio e contro rotaie in metallo.
3 rotaie a punti di contatto
L’arrivo del sistema a punti di contatto crea una necessità per il modellismo
2 rotaie
Per ora è stata catalogata una sola variante
Dettagli costruttivi del binario
Vi è sempre una base in faesite ma di spessore 6mm modificata tagliata e scavata in modo da lasciare uno strato di 2,5 mm che permetta di disporre sotto il binario stesso i fili elettrici di alimentazione d eventuali saldature sia che si tratti di 2 che di 3 rotaie, sostituendo pero’ in quest’ultimo caso la terza rotaia con un contatto prima “semi-invisibile” e d in seguito “invisibile”.
Il complesso delle traversine non è più costituito da un semplice foglio nero pretagliato ma da una piastrina di spessore 4 mm di un materiale difficile da definire, una sorta di plastica molto rigida o bachelite con incisa la riproduzione della graniglia della massicciata mentre le traversine vere e proprie sono dipinte in beige ma con la parte superiore in nero; il tutto è preforato nei punti utili per la posa di graffette dal sotto che solidarizzano faesite e piastra nera realizzando un complesso di spessore 6,5 mm ai quali si somma la sporgenza delle punte per un totale di 8 mm, cosa che permette di crimpare su di esso la rotaia con le punte delle graffe che sporgono dalle traversine. I lati della massicciata sono ricoperti da una vernice granulosa che migliora l’effetto “gravier” e copre il collegamento tra piastra nera e massicciata stessa.
La linguetta di contatto posta ad ogni estremità del binario è fissata con 4 chiodini in ottone a testa tonda di circa 1 mm di diametro e 9 mm di lunghezza 9 mm che collegano linguetta e piastra nera per poi essere ripiegati sotto; la linguetta esiste sia sui binari a 2 che 3 rotaie, garantendo un collegamento sicuro, molto utile soprattutto nel primo caso.
Passiamo alle 2 varianti costruttive, solo per le 3 rotaie:
Prima variante annunciata da una pubblicità apparsa sulla rivista Italmodel di ottobre 1952 :
Si direbbe, senza poterlo confermare ufficialmente che già nel 1952 Pocher abbia presentato il suo binario a punti di contatto salvo fare subito retromarcia e tornare alla versione con 3 rotaia centrale continua, non esistendo ancora pattini sufficientemente lunghi da non creare problemi con i punti di contatto. Il sistema di traverse in fibra nera è ora più spesso e permette una spaziatura tra binario e massicciata che fornisce un aspetto per l’epoca molto realistico. La terza rotaia atta ad alimentare il pattino non è costituita da una terza rotaia vera e propria ma da un filo saldato su supporti crimpato alle traverse.
La seconda variante a punti di contatto appare su di un inserto pubblicitario apparso sulla rivista Italmodel di aprile 1953 :
A partire da questo momento l’alimentazione del conduttore centrale verrà assicurata dalla posa di chiodi conduttori, uno per ogni traversina e saldati tra loro tramite un filo conduttore, con un punto di colore rosso per ogni saldatura; verrà anche aggiunta una linguetta di contatto ad ogni estremità del binario per la trasmissione della corrente di alimentazione ed una linguetta standard per il collegamento tra i singoli tronchi di binario. La massicciata e la fibra delle traversine sono dipèinti e granulati garantendo una qualità visiva perfetta per il tempo.
Nel catalogo 1953 Märklin annuncerà il nuovo binario “modello” , grazie all’acquisto del brevetto di VB di un binario con traversine isolate e contatto su ogni traversina, modificando di conseguenza i pattini delle proprie locomotive per adattarli al nuovo prodotto e rendendo quindi il binario Pocher a punti di contatto perfettamente compatibile con le nuove locomotive Marklin, cosa successa rapidamente e probabilmente in maniera confusa.
Ci si puo’ quindi chiedere chi abbia per primo prodotto il binario punti di contatto ma non è questa la sede; di certo questa evoluzione modifico’ i progetti di Pocher che possedeva una gamma forse troppo complete e complessa da gestire.
Torniamo a questa versione 3.
Non disponiamo per ora di un listino prezzi per cui ci riferiremo al Catalogo « Pocher 52 » che porta in copertina un convoglio italiano al traino di un E 428; la numerazione sembra essere per lo meno provvisoria e non si riesce a differenziare a livello di codice i due tipi di contatto (filo o punti) tuttavia le immagini sono tutte di binario con filo continuo.
Cercheremo di evidenziare le varianti attraverso la galleria di foto in cui F sta per filo e P per punto di contatto.
Dettagli di rilievo :
1 :: Anche per gli scambi semplici esistono lunghezze e raggi differenti oltre a varianti con o senza marmotta senza che questo fosse indicato a listino, cosa che non semplifica la classificazione, non esistendo spesso tra l’altro indicazioni neppure sui singoli pezzi; non resta per ora che la possibilità di attribuire lo stesso codice specificando VL, per la versione lunga, che corresponde ai nuovi scambi Marklin, anch’essi disponibili con e senza marmotta sm.
2 : Per i binari curvi il catalogo annunciava elementi Ø104 et Ø118, ma la scritta sotto i binari è di Ø110 et Ø120, in corrispondenza a quanto proposto da Marklin per il binario M (Modello) del 1953/1956
Sotto il collegamento per la galleria di immagini dei binari:
2 rotaie
3 rotaie a filo
3 rotaie a punti di contatto
Dettagli costruttivi del binario
Ecco la totalità delle referenze sin’ora identificate e note, nesse in ordine numerico estratte dai listini prezzi
6 : Terminale con respingenti a molla. A due o tre rotaie secondo richiesta
7 : Terminale con respingenti a molla con lampada rossa 20 v. A due o tre rotaie secondo richiesta
100 : Scambio semplice a due rotaie con elettrocalamita
101 : Scambio semplice a tre rotaie con elettrocalamita
102 : Scambio in curva a 2 rotaie con elettrocalamita con diametri interni cm. 76 o 90 a richiesta
103 : Scambio in curva a 3 rotaie con elettrocalamita con diametri interni cm. 76 o 90 a richiesta
104 : Scambio con un binario prolungato per l’innesto di due linee parallele a 5 cm. di distanza, a 2 rotaie con elettrocalamita
105 : Scambio con un binario prolungato per l’innesto di due linee parallele a 5 cm. di distanza, a 3 rotaie con elettrocalamita
108 : Due scambi con elettrocalamite in comunicazione, a 3 rotaie
109 : Due scambi con elettrocalamite in comunicazione, a 2 rotaie
200 : Binario diritto 2 rotaie 18 cm
201 : Binario diritto 3 rotaie 18 cm
202 : Binario diritto 2 rotaie 36 cm
203 : Binario diritto 3 rotaie 36 cm
204 : Binario diritto 2 rotaie 72 cm
205 : Binario diritto 2 rotaie 72 cm
206 : Binario diritto 2 rotaie 90 cm
207 : Binario diritto 3 rotaie 90 cm
208 : Binario montato curvo a 3 rotaie Ø 76 1/8
209 : Binario montato curvo a 2 rotaie Ø 76 1/8
210 : Binario montato curvo a 3 rotaie Ø 90 1/8
211 : Binario montato curvo a 2 rotaie Ø 90 1/8
212 : Binario montato curvo a 3 rotaie Ø 104 1/8
213 : Binario montato curvo a 2 rotaie Ø 104 1/8
214 : Binario montato curvo a 3 rotaie Ø 118 1/8
215 : Binario montato curvo a 2 rotaie Ø 118 1/8
La gamma di binari dritti e curvi resta quindi ancora disponibile:
300 : Traversine vera vibra con fori per 2 o 3 rotaie. lung. 60 cent.
301 : rotaia in ottone ossidato lunghezza 1 metro
302 : massicciata in faesite spess. 5 mm. diritta lunghezza 1 m.
302 (303) : massicciata in faesite spess. 5 mm. curva 1/8 di circ. Ø 76
302 (304) : massicciata in faesite spess. 5 mm. curva 1/8 di circ. Ø 90
302 (305) : massicciata in faesite spess. 5 mm. curva 1/8 di circ. Ø 104
302 (306) : massicciata in faesite spess. 5 mm. curva 1/8 di circ. Ø 118
307 : Punzoni in acciaio per piantare chiodio
309 : Piastrine per giunzione rotaie Tipo Pocher
310 : Regolatore distanza rotaie
311 : Chiodini in ferro ossidato
Vi sono poi ancora elementi di binario particolari, con massicciata adattata a supporto di segnali, semafori, torri per carbone ed elemento per lo scarico del carro americano tramoggia Norfolk and Western, ma non hanno un codice di riferimento e sono piu’ da associare ai relativi accessori.
Prima di arrivare all’abbandono della produzione dei binari e la conseguente scomparsa dai cataloghi seguiremo sempre grazie alla rivista Italmodel l’evoluzione di Pocher da fine ottobre 1952, non disponendo per ora di altre fonti di informazione.
Italmodel no 16 novembre 52 : Inserto pubblicitario : Novita! scambi e binari con terza rotaia semi-invisibile !
Italmodel no 17 dicembre 52 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200
Italmodel no 18 gennaio 53 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati.
Italmodel no 19 febbraio/marzo 53 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati. Inserto pubblicitario de G. Ghigliotti di Genova con fotografia di un doppio scambio simple échange : Esclusivita materiale Pocher per Genova
Questa è un’informazione rilevante !
Italmodel no 20 aprile 53 : Inserto pubblicitario : “nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati.
Novita ! Binario con terza rotaia assolutamente invisibile “
Inserto pubblicitario de G. Ghigliotti di Genova con fotografia di un doppio scambio simple échange e testo “Esclusivita materiale Pocher per Genova”
Italmodel no 21/22 maggio/giugno 53 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati. – Novita ! Binario con terza rotaia assolutamente invisibile
Italmodel no 23/24 juglio/agosto 53 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati. : Novita ! Binario con terza rotaia assolutamente invisibile : Inserto pubblicitario di G. Ghigliotti di Genova : esclusività per Genova materiale Pocher – Assortimento completo semafori e scambi a 2 e 3 rotaie – parti staccate
Italmodel no 25 settembre 53 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati. – Novita ! Binario con terza rotaia assolutamente invisibile
Italmodel no 26 ottobre 53 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati. – Novita ! Binario con terza rotaia assolutamente invisibile – Inserto pubblicitario di G. Ghigliotti di Genova : esclusività per Genova materiale Pocher – Assortimento completo semafori e scambi a 2 e 3 rotaie – parti staccate
Italmodel no 27/28 novembre/dicembre 53 : Inserto pubblicitario : nuovo catalogo illustrato L.200 La casa non vende direttamente ai privati. – Novita ! Binario con terza rotaia assolutamente invisibile – Inserto pubblicitario di G. Ghigliotti di Genova : esclusività per Genova materiale Pocher – Assortimento completo semafori e scambi a 2 e 3 rotaie – parti staccate
Il 1953 sembrerebbe essere un anno piuttosto statico, con poche informazioni nuove presenti su Italmodel; Pocher era probabilmente fermo in attesa di preparare novità di rilievo, anche se si tratta di un’ipotesi non essendo presenti informazioni più precise su cataloghi, listini o sulla rivista stessa, salvo gli inserti pubblicitari già noti. La produzione di binari comunque continuava e stava nascendo la gamma di materiale rotabile , ma questo fa parte di un altro argomento. … !!!
Nel 1954 vi sono sempre inserti pubblicitari su Italmodel ma non sono di interesse rilevante, talvolta arricchiti da qualche immagine con materiale Pocher utilizzato in un plastico.
Italmodel no 29 gennaior 54 : pagina di copertina con foto di un plastico con binario in versione 3 e parte superiore di un segnale a due luci più due inserti pubblicitari, il primo di G.Ghigliotti di Genova ed il secondo solito di Pocher.
Italmodel no 30 febbraio 54 : 2 Inserti pubblicitari, uno standard Pocher ed il secondo Ghigliotti di Genova.
Italmodel no 31 marzo 54 : Inserto pubblicitario standard Pocher.
Italmodel no 32 aprile 54 :Una sorpresa in un inserto pubblicitario: POCHER – MICROMECCANICA – TORINO – VIA LUCENTO,2 – di Muratore C. & A. Pocher – Società in nome collettivo – Accessori per ferrovie in miniatura – Scartamento HO (16,5mm.) – Leggere sul prossimo numero le interessanti novità presentate alla Fiera di Milano. – LA CASA NON VENDE DIRETTAMENTE A PRIVATI
Italmodel no 33 maggio 54: eccoci al numero di maggio nel quale cambia tutto. La rivista ci fa partecipi delle novità presentate alla Fiera di Milano con questo testo particolare
POCHER s.r.l.
Eh no! Caro Pocher, questa di tirar fuori improvvisamente tante novità < mobili > quest’anno, mentre ci aspettavamo chissà quali binarii e scambi, questa non ce la doveri fare.
Ben sei tipi diversi di vagoncini, ma non veicoli comuni, bensì tutti specialissimi, e fra i quali il famoso < carro netta binarii >, il primo che appare, finalmente, sul mercato italiano.
Bravo Pocher, hai lavorato sodo, e come sempre bene, con quella robustezza non disgiunta a finezza che ti contraddistingue e che ha reso famosi ovunque i tuoi prodotti. per noi non c’è bisogno che tu metta l’etichetta < Pocher – Torino – Italia > sottoi tuoi articoli: essi portano una firma intrinseca inconfondibile ed auguriamo di cuore un grande successo a queste tue nuove creature, csaturite dalla pasione e dal cuore più ancora che dalla tua abile mano d’incisore e di pittore.
per le caratteristiche costruttive dei veicoli presentati dunque, tutti conoscono i sistemi < alla Pocher >, e non aggiungiamo altro.
Per l’estetica, valgono le annesse riproduzioni, alle quali abbiamo aggiunto alcuni pezzi che, se non costituiscono propriamente delle novità, sono tuttavia apparse sul mercato da pochissimi mesi.
Per il buongustaio inoltre, preghiamo osservare lo schizzetto che indica il sistema di regolazione della pressione dei cuscinetti contro le punte coniche dell’asse delle ruote.
Mediante tale regolazione micrometrica si può giungere ad un massimo di scorrevoiezza priva di giochi nocivi o… senza che scappino le ruote!
Inoltre, l’asse è in acciaio, la boccola e le ruote in ottone: quindi, niente logorio delle punte coniche e dei cerchioni.
La 2 parte dell’articolo presenta le foto dei primi modelli di carri a carrelli della serie 151 oltre ad accessori già a catalogo e soprattutto, per i collezionisti avanzati, il set no 150, composto dal vagone americano a carrelli NORFOLK & WESTERN del tipo a tramoggia , completo di binario per scarico automatico a comando elettrico e respingente !!
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Scomparsa dal mercato del binario Pocher
A partire da questo momento si puo’ ragionevolmente supporre che la gamma di binari scompaia dai cataloghi, esclusi alcuni accessori, a vantaggio della gamma di carri e vagoni. Si puo’ anche dedurre che il catalogo che riprende la prima pagina di quello del 1952 ma con una scritta Ho grande in alto a destra sia del 1954, successivo alla presentazione delle novità fatta alla Fiera di Milano poiché mentre Italmodel parla di 6 vagoni diversi con relative immagini: il 150 americano, i 152, 153, 154, 157 ed il carro cisterna di pulizia 158 il catalogo ne propone 11, tra i quali il carro americano è già scomparso.
Senza documenti concreti quali listini, inserti pubblicitari od altri cataloghi non ancora analizzati non possiamo andare oltre le ipotesi logiche basate sul materiale esistente.
Traduzione di Claudio Gorio